mercoledì 23 aprile 2014

SHAMPOO ALLA FARINA DI CECI

Per una 250 g dose abbondante di shampoo alla farina di ceci servono:
- due cucchiai di farina di ceci
- 2 cucchiai di miele
- 200 ml circa di acqua

- una bottiglietta dell’acqua o un flacone vuoto
- un imbuto
- due cucchiai di aceto (facoltativo)

- 3 gocce di olio essenziale a seconda del tipo di capello (facoltativo)

Costo di 250 ml shampoo industriale: dai 3 ai 15 euro. Egual resa shampoo naturale: solo 2 euro.
Lo shampoo alla farina di ceci che sfrutta il potere “pulente” di questo tipo di farina, facilmente reperibile in commercio perché usata per preparare le panelle siciliane o la farinata ligure.Il principio è simile a quello dell’olio sui tessuti che può essere velocemente smacchiato con il talco. La farina di ceci ha, infatti, un ottimo potere assorbente per cui ingloba il grasso dei capelli ed una volta risciacquati, li rende puliti.
Basta inserire con l’ausilio di un imbuto due cucchiai di farina di ceci all’interno di un flacone pulito o di una bottiglietta di plastica riciclata, aggiungendo circa 200 ml di acqua tiepida, 2 cucchiai di miele per nutrire i capelli. Possiamo inoltre aggiungerne altri due di aceto, per renderli splendenti e qualche goccia di olio essenziale. Ad esempio la lavanda e il lino sono ottimi per tutti i capelli trattati e fragili. Per le chiome delicate dei bambini gli estratti alla calendula. Per quelle grasse il limone, il cedro o la salvia, che hanno un’azione astringente. Per la forfora un elemento economico ed efficace da poter aggiungere è una spezia, la curcuma.
Agitate energicamente il flacone, in modo che si mescoli bene e usatelo a piccole dosi su tutto il cuoio capelluto distribuendolo e massaggiando in modo uniforme, partendo dalle radici fino alle punte.Lasciate in posa per un minuto e poi sciacquate facendo attenzione a rimuovere ogni residuo e fate, se ci riuscite, l’ultimo risciacquo con acqua fredda in modo da renderli lucidi e ostacolarne la caduta. La farina di ceci è utilissima anche come shampoo a secco da utilizzare in situazioni di emergenza, quando non si ha tempo per lavare, asciugare e mettere in piega. In questo caso la si friziona sulla cute asciutta per poi eliminarla spazzolando energicamente.

font:http://www.autoproduciamo.it/cosmesi-naturale/shampo/

domenica 13 aprile 2014

Sapone con olio di frittura usato


E come vi dicevo ho fatto il sapone con l’olio di frittura usato. Il risultato è davvero buono ma deve ancora stagionare e poi vorrei provare delle varianti perchè ero così sicura che non mi riuscisse che non l’ho neppure aromatizzato con gli oli essenziali.
E’ una ricetta antica e semplice, c’è la farina ed è la prima volta che lo vedo fatto così il sapone, senza fornello, senza termometro, senza occhialini e mascherina (bisogna solo stare attentissimi alla soda caustica e soprattutto sono indispensabili i guanti).Come si diceva tempo fa in altri post la farina è detergente per cui non m’ha stupito trovarla nel sapone, in bagno ho uno di quei contenitori dello zucchero che si usano nei bar con dentro la farina di ceci, la uso per lavarmi le mani. Si può aggiungere dell’olio essenziale: lavanda, tea tree, limone…Secondo me se invece dell’olio usato si usa dell’olio d’oliva buono viene un sapone che si può usare anche per lavarsi.


Ovviamente c’è anche un discorso di smaltimento olio che non è da sottovalutare. Tempo fa ne avevamo parlato e ho scoperto che in altre zone d’italia non è così scontato avere un’area ecologica del comune che raccoglie anche l’olio domestico usato per il riciclo. Per legge dovrebbero incaricarsene i comuni ma ci sono comuni che non lo fanno. Non buttatelo nel lavandino! E non mettetelo neppure nell’indifferenziata come indicato tempo fa in una nota che circolava in facebook! Se proprio non sapete dove portarlo fateci il sapone. Considerato che si può anche fare il sapone liquido e usarlo in lavatrice e per le pulizie (vi spiego come la prossima puntata) risparmiate pure un sacco di soldi e di inquinamento.

Ingredienti:

2 litri di acqua
100 grammi di farina
(io ho usato la 0)
250 grammi di soda caustica (la si trova nei ferramenta e non confondetela con la soda solvay, questa non va assolutamente toccata senza guanti e se possibile neppure respirata)
1 litro di olio usato di frittura (il mio era e.v.o.)

Vi servono anche:
- fogli di giornale per coprire il tavolo di lavoro, o un telo di plastica
- due ciotole grandi o due secchielli come nel filmato, più alti sono meglio è
- un frullatore ad immersione
- qualcosa di plastica da usare come “mestolo” per travasare il tutto
- delle formine di qualunque tipo, quelle per dolci di silicone vanno benissimo ma anche qualunque vaschettina di plastica, formine per la sabbia, stampi per plumcake (poi lo tagliate a fette), vasetti dello yogurt…


Nel video dice di usare solo oggetti in plastica e addirittura invece di un mestolo usa uno scodellino di plastica per travasare il sapone appena fatto. Io per la verità ho visto usare anche l’acciaio altre volte ma per sicurezza ho usato una delle due ciotole di plastica, quella dove va la soda, e poi ho travasato con un contenitore dell’insalata di quelli di plastica senza buchi.
La quantità è parecchia, potete anche dimezzare le dosi, così avrete anche meno problemi di schizzi quando frullate. A me son venute 33 saponette di varia misura (4 stampi di silicone da 6 e uno da 9) e anche un contenitore rettangolare di plastica (ho frugato nel saccone della plastica della raccolta differenziata perchè non avevo più stampi). Prima di tutto coprite tutto lo spazio di lavoro e aprite le finestre.
In una delle due ciotole mettete 1 litro di acqua con i 100 grammi di farina e mescolate bene.
A questo punto se non l’avete ancora fatto mettete ASSOLUTAMENTE i guanti. Se volete anche una mascherina.
Nell’altro contenitore (che deve essere di plastica) mettete 1 litro di acqua e poi pesate 250 grammi di soda caustica usando un contenitore di plastica. Versate la soda nell’acqua (mai viceversa). Quando fate queste due operazioni se non avete mascherina e occhialini state attentissimi agli occhi e cercate di respirare meno possibile la soda, magari girate la testa di lato e non state direttamente sopra il contenitore. La soda quando viene messa nell’acqua scatena una reazione che fa alzare molto velocemente la temperatura fino a 70/80 gradi, per cui attenzione pure a questo, frullate un momento e poi aggiungete il composto di acqua e farina e poi il litro di olio, a questo punto la temperatura si è abbassata e continuate a frullare (circa 5 minuti) fino a quando si addensa, se avete dei dubbi sul procedimento e sulla consistenza guardate il filmato.
Poi travasate negli stampini e aspettate che il sapone si indurisca (qualche ora), a quel punto lo togliete e se sono panetti grandi lo tagliate a fette, poi lo mettete in un posto riparato e asciutto a stagionare almeno un mesetto, comunque più si aspetta e più migliora, sembra.
Copritelo dalla polvere ma lasciatelo respirare, poi quando è pronto avvolgetelo nella carta (la carta forno va benissimo).
Il metodo classico per fare il sapone a freddo è più o meno questo: ed è molto più complicato, oltretutto ho già fallito una volta perchè non mi s’è fatto il nastro e mi sono subito scoraggiata, per cui sono felice di avere scoperto questo procedimento

font:http://naturafaidate.blogspot.it/2012/01/facciamo-il-sapone-con-lolio-frittto.html

Video:http://www.youtube.com/watch?v=nIXl0yyH_Js